I ritratti: alcuni sono frutto di pazienti sedute di posa, altri sono modellati di getto, a memoria. Tutti nascono però da un profondo interesse per la figura umana, che non ha mai abbandonato lo scultore…
…mio è anche il più grande crocefisso in Ticino in epoca moderna, quello situato nel Santuario della Madonna del Sasso a Orselina. È un Cristo molto umano perché l’ho visto come una persona che si sacrifica, ucciso per un’idea.
Milo Cleis
… sono sempre stato molto legato ai materiali più classici della scultura: pietra, legno, bronzo.
Milo Cleis
Lo scultore ha saputo entrare nello spirito della liturgia, rinnovata dal concilio Vaticano II, e collaborare in maniera che risulta forte, con gli architetti e i responsabili dei restauri delle chiesa, per cui ha lavorato.
Azzolino Chiappini
Credo che Milo Cleis sia uno di quei professori, o “maestri”, abbastanza rari, che allievi e allieve ricordano volentieri…
Bruno Soldini
Milo Cleis non sarebbe infatti uno scultore tutto d’un pezzo se, a prescindere dall’accurata scelta dei materiali, non avesse sviluppato una propria ricerca delle “forme pure” o delle forme “assolute”…
Danilo Bianchi
Un filo conduttore della mia vita artistica: un filo edonistico, il piacere di “fare”, di esprimermi. Il piacere di “frugare” in quella materia mobile che è l’argilla, per scoprire, svelare, arrivare a quella materia forte che è il bronzo.